Analisi dei rischi per il patrimonio culturale (approccio tecnico-pratico)

Giugno 2025

Il patrimonio culturale, simbolo d’identità e legame con il passato, è esposto a vari rischi, naturali e antropici, che ne minacciano la conservazione. Per proteggerlo efficacemente, è essenziale un approccio analitico che ne identifichi, valuti e mitighi i pericoli.


Definizione del patrimonio culturale e la sua valutazione

Il primo passo per tutelare il patrimonio culturale è comprenderne la portata e i valori che rappresenta. Secondo la convenzione Unesco del 1972, il patrimonio culturale include beni tangibili (come monumenti, edifici e siti) e intangibili (come tradizioni e pratiche culturali).

“…manufatti, monumenti, gruppi di edifici e siti, musei che hanno una varietà di valori, tra cui il significato simbolico, storico, artistico, estetico, etnologico o antropologico, scientifico e sociale. Comprende il patrimonio tangibile (mobile, immobile e subacqueo), il patrimonio culturale immateriale incorporato in manufatti, siti o monumenti del patrimonio culturale e naturale.”

UNESCO

Ogni Stato Nazionale, nonostante ciò, possiede una sussidiarietà per cui declina il proprio concetto interno di patrimonio culturale. Per questo motivo risulta utile utilizzare un’accezione unica del termine a livello globale.

Una volta definito il patrimonio, è necessario identificare e catalogare le proprie risorse culturali da proteggere, che possono variare in base alle specificità locali.


Identificazione dei rischi

Definito il patrimonio da tutelare, è necessario compiere un’analisi dei rischi. I pericoli possono essere di varia natura: minaccia naturale (terremoti, alluvioni, incendi o eruzioni vulcaniche), minaccia antropica (attività industriali, urbanizzazione, inquinamento e altre interferenze umane). L’analisi del rischio implica la comprensione di come tali fenomeni possano influire sulla conservazione dei beni culturali.

PERICOLI NATURALI
Eventi naturali rischiosi che si verificano indipendentemente dalle azioni dell’uomo. Le minacce derivanti dai fenomeni naturali dovrebbero essere sempre tenute sotto controllo, al fine di ridurne l’impatto. Non esistono, infatti “disastri naturali” di per sé, ma solamente pericoli non gestiti. Imparare a gestirli è responsabilità del genere umano.

  • Rischio sismico: in aree sismicamente attive i terremoti possono causare danni strutturali ai siti storici.
  • Rischio idrologico: le zone costiere o quelle attraversate da fiumi sono vulnerabili a inondazioni, che possono danneggiare edifici storici e opere d’arte.
  • Rischio incendio: le alte temperature estive, insieme a periodi di siccità, aumentano il rischio di incendi, specialmente per i parchi e giardini storici.

PERICOLI ANTROPICI

  • Inquinamento: le emissioni industriali e il traffico veicolare possono danneggiare le superfici dei monumenti e alterare gli ecosistemi.
  • Attività industriali e urbanizzazione: la costruzione di nuove infrastrutture o la dismissione di impianti può generare danni diretti a edifici storici, sia attraverso vibrazioni che attraverso l’inquinamento.
  • Attività di manutenzione e restauro degli edifici storici stessi: in più di un caso le attività di miglioria che vedevano interessati edifici storici hanno causato incendi o danni che hanno portato alla perdita parziale o totale del bene.
  • Conflitto Armato: nelle zone di guerra o in situazioni di instabilità sociopolitica, il patrimonio culturale diventa facilmente preda di danni irreparabili.
  • Vandalismo e Furto: atti deliberati di danneggiamento o sottrazione di opere d’arte e documenti possono compromettere il valore culturale e storico degli asset.
  • Negligenza e Ignoranza: la mancanza di consapevolezza e di formazione specifica del personale o dei visitatori.

Strategie di prevenzione e mitigazione

PERICOLI NATURALI

Come anticipato, le minacce di eventi naturali catastrofici possono essere non solo mitigate, ma anche eliminate attraverso un’attenta strategia di prevenzione, che non presuppone solamente la scrittura di piani d’emergenza, ma anche altri elementi tra cui, l’analisi dei rischi.

L’analisi del rischio non si limita alla rilevazione dei pericoli, ma si estende alla valutazione della vulnerabilità e dell’esposizione del patrimonio culturale. È importante sviluppare mappe di rischio che evidenziano le aree maggiormente esposte ai pericoli naturali e antropici. Bisognerà concretamente mappare, su una cartina con una penna tutti gli elementi naturali principali, quali laghi, fiumi, mari, vulcani attivi e inattivi, foreste e boschi, pendii ripidi soggetti a crolli o valanghe.

Successivamente, una volta segnalate queste caratteristiche si valuta se e come il sito può essere danneggiato. Per individuare il rischio specifico la principale domanda da porsi è:

“Un fenomeno naturale legato alle caratteristiche ambientali chiave identificate può influenzare il sito del patrimonio culturale in questione? E, se sì, qual è l’impatto che può generare?”

PERICOLI ANTROPICI

Per i rischi antropici il lavoro potrebbe essere più complesso, poiché richiede:

  • la definizione delle fonti di pericolo: è fondamentale identificare le principali minacce, esterne, come un conflitto armato, e prevedere delle contromisure specifiche contro vandalismo, furto e uno sviluppo urbano incontrollato. Da non sottovalutare la mancanza di consapevolezza e di formazione specifica del personale o dei visitatori può favorire incidenti dannosi. Anche per questa bisognerebbe pensare a delle azioni specifiche, quali formazione ed educazione.
  • L’individuazione di tutti gli elementi antropici circostanti: occorre analizzare l’intero contesto ambientale e infrastrutturale in cui opera il patrimonio culturale, considerando elementi quali:
    1. Industria manifatturiera
    2. Unità di smaltimento dei rifiuti
    3. Installazioni militari
    4. Impianti sportivi
    5. Edifici governativi
    6. Aeroporti e porti
    7. Reti di distribuzione di gas e linee elettriche
    8. Industria chimica
    9. Centrale nucleare
    10. Impianti di incenerimento
    11. Serbatoi idroelettrici
    12. Impianti commerciali
    13. Impianti minerari
    14. Strutture per lo stoccaggio di gas e combustibili

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nella raccolta e analisi dei dati. L’uso di sistemi GIS, tecnologie satellitari, e sensori IoT, algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare la deformazione del suolo, le variazioni climatiche ed eventuali tendenze che possono dare indicazioni puntuali e predittive di rischi imminenti o in essere è ormai una realtà consolidata che permette una visione integrata delle minacce.

In generale, l’analisi del rischio per il patrimonio culturale è un passo fondamentale per la sua protezione e conservazione. Essa richiede un approccio multidisciplinare che combina conoscenze storiche, scientifiche e tecnologiche. Sensibilizzare le istituzioni e i professionisti del settore sul tema della vulnerabilità del patrimonio culturale è essenziale per garantire che le risorse artistiche e storiche possano essere preservate per le future generazioni.